sabato 30 giugno 2012

IL RE DEI GIOCHI



Il re dei giochi

Marco Malvaldi

Sellerio editore Palermo

€ 13

Nulla da fare: Ampelio, il Del Tacca, il Rimediotti ed Aldo sono sempre loro, sempre gli stessi animatori del BarLume di Pineta, immancabilmente interessati a ciò che succede in paese, costantemente pronti ad occupare il bar a qualsiasi ora del giorno, eleggendolo a quartier generale di indagini. Certo, è pur vero che Pineta, al di là del turismo e delle elezioni supplettive per il Senato, rimane un posto infaustamente colpito da fatti di cronaca, da ultimo la morte di un ragazzo e, poco dopo, di sua mamma, sui quali qualcuno - a caso - sfoga la propria curiosità.

Marco Malvaldi
Continua, quindi, la serie del BarLume, adesso arricchitto dal "re dei giochi": il biliardo. Ricavato in una parte del locale, che altrimenti sarebbe stata inutile per altre destinazioni, su suggerimento del Del Tacca, il tavolo col panno verde occupa perfettamente lo spazio e diventa un divertente passatempo per i quattro vecchi e le loro ataviche discussioni. A scuotere nuovamente le loro giornate, altrimenti piatte, è un incidente stradale sull'Aurelia, nel quale rimane vittima Giacomo Fabbricotti, che viaggiava nell'auto guidata da sua mamma, Marina Corucci, la quale entra in coma e, da lì a poco, morirà. Intorno a quest'ultima morte, ruota tutto il libro ovvero l'interesse dei vecchi del BarLume, che prende spunto da una foto comparsa sul giornale locale, nella quale si ravvisa una sospetta somiglianza tra il Fabbricotti e il Carpanesi, candidato per il centrosinistra al Senato nelle elezioni supplettive e di cui Marina Corucci era la segretaria. Le due vittime sono gli eredi di un imprenditore edile, morto anzitempo per una malattia neurologica, e le sequenze di eventi paiono configurare il quadro di un delitto, sebbene manchi il movente e pure l'occasione: in realtà, a ben guardare, tali elementi ci sono, si tratta solo di rintracciarli con attenzione... Ed è così che i quattro e baldanzosi vecchi si mettono intorno al biliardo a scandagliare le vite delle persone coinvolte, risucchiando progressivamente in questo vortice anche il barrista Massimo, che mal sopporta l'onnipresente schiera di anziani nel suo locale. I quattro, ogni tanto, per avere conferme delle loro supposizioni, relazionano il commissario Fusco, inviperito per l'intrusione nelle indagini e pronto a presentare ai tali la lista di reati cui si espongono per tramite del povero Massimo, che, come una solerte balia, cerca di tenere a bada, senza successo, gli incontenibili vecchi detective. E alla fine, sarà proprio Massimo, grazie ad una brillante intuizione, ad arrivare alla soluzione dell'enigma, oscura agli ottuagenari e agli inquirenti.
La novità rispetto agli altri due libri sta nella comparsa di nuovi tratti caratteristici dei personaggi, in particolare le loro idee politiche: il Rimediotti, "diffidente e conservatore per natura", "ha sempre votato per il partito della fiamma", Aldo è un "liberale e libero pensatore dalla nascita, che odia i totalitarismi, le imposizioni e la gente convinta di avere ragione a prescindere, e nonostante questo vota Berlusconi", il Del Tacca "riesce a far convivere senza problemi il cattolico e il comunista all'interno del suo volume corporeo" ed infine Ampelio è un "vecchio socialista" che "vota a sinistra bestemmiando chi gli tocca votare ma poi tanto li vota lo stesso, e i discorsi li porta via il vento". Stereotipi della nostra Italia, le idee politiche di questi personaggi si stagliano, tuttavia, sul fondo della narrazione, nella quale emerge maggiormente il ragionamento da investigatore deduttivo, quello da Miss Marple. Alternato a questo filo conduttore, si trovano, da una parte, la farsa comica delle litigate da bar tra pensionati, piene di colpi bassi politicamente scorretti e di sete di pettegolezzi dei compaesani e, dall'altra, la descrizione dell'ambiente di Pineta, paese sul litorale toscano nei pressi di Pisa, veracemente toscano, profondamente popolare, orgogliosamente campanilista, pieno di buon umore e di risate, intriso di vernacolo ricco di bestemmie e forme dialettali colorite. 
Ancora una volta, quindi, Malvaldi, con la sua scrittura, diverte il lettore e gli fa conoscere un altro pezzo di Toscana. A tal proposito, nel libro, si parla di Vagli di Sotto, un paese leggendario coperto dalle acque dell'omonimo lago artificiale, svuotato solo quattro volte dal 1958: guardare i video per credere!



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